E' stata assegnata alla XIII Commissione Agricoltura la proposta di legge "Istituzione della Consulta tecnica per la promozione del settore Ippico", d'iniziativa del debutato Giuseppe L'Abbate (M5S).
La proposta di legge si pone tre obiettivi primari:
- la tutela del benessere del cavallo
- la tutela pubblica del settore che consiste nella salvaguardia e nel controllo pubblico dell'intero sistema ippico italiano, sia rispetto alla trasparenza ed alla corretta emanazione ed applicazione delle norme di carattere generale che alla tutela del cavallo atleta, creando i presupposti per il miglioramento della razza equina ed allontanando il rischio di abbattimento naturale ed indotto di migliaia di capi, determinato dalla riduzione di corse e di fonti di sostentmento.
- la costituzione di una Consulta tecnica per il rilancio del settore ippico che sia in grado di accompagnare l'ippica italiana verso un rilancio ed un ritorno all'autofinanziamento
" Per ottenere questi risultati, sarà dunque necessario:
a) richiamare l?applicazione del regolamento recante norme per la disciplina organizzativa, funzionale e fiscale dei giochi e delle scommesse, di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 169 del 1998,
ai sensi dell?articolo 3, comma 78, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, che, avrebbe dovuto garantire una percentuale dei movimenti sulle scommesse raccolte dai concessionari da riversare nelle casse dell?UNIRE a sostegno dell?ippica, percentuale che la legge 1° agosto 2003, n. 200, « Conversione
in legge, con modificazioni, del decreto-legge 24 giugno 2003, n. 147 », ha provveduto prima a spalmare e poi a condonare, determinando la cancellazione dei residui attivi (minimi garantiti) dai bilanci dell?ente, e per conseguenza un ammanco drammatico al montepremi ippico;
b) confermare la somma già preventivamente destinata al settore ippico come forma di « risarcimento danni » causati dall?introduzione di nuove tipologie di scommesse, con una tassazione più agevolata ed
un « payout » maggiore, che hanno sfruttato la rete delle agenzie ippiche esistenti danneggiando le scommesse ippiche a loro vantaggio.
Non si può, infatti, privare proprio ora l?ippica di queste somme che le erano già state destinate negli anni precedenti e che le consentiranno, evitando gli errori commessi nel passato dalle diverse gestioni,
di riassumere quel ruolo internazionale che tuttora conserva ed evitando, al contempo, la fuga (e la morte) di cavalli atleti e di professionalità dal Paese. Un intervento che potrà sostenere il rilancio del
settore, con una imprescindibile e puntuale rendicontazione delle risorse pubbliche, impiegate unitamente all?indicazione della temporaneità dello stesso, individuabile in massimo tre-cinque anni".
Relativamente alla costituzione della nuova governance, "appare necessario approntare un governo del settore che sia in grado di affrontare e risolvere questioni inerenti a peculiarità specifiche, istituendo una « Consulta tecnica per il rilancio del settore ippico » che svolga tutta una serie di compiti funzionali e di supporto al presidente, nominato a capo del settore direttamente dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali ai sensi della presente proposta di legge".
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