Il Ministero dell'Agricoltura si appresta a chiudere le passività accumulate nei confronti della filiera ippica e ha iniziato a pianificare gli interventi per rendere il settore autonomo a partire dal 2017, attraverso la creazione della Lega Ippica e un "rimodellamento del sistema ippico".
Così lo ha definito in un'intervista esclusiva a Agimeg Giuseppe Castiglione, Sottosegretario all'Agricoltura, impegnato in questi giorni a dare gli ultimi ritocch - assieme al suo omologo all'Economia - Pierpaolo Baretta alle norme del decreto delegato sui giochi che riguardano sul settore ippico.
Domanda: La costituzione della Lega ippica italiana quali novità porterà al settore?
Risposta: "Stiamo lavorando, insieme al Sottosegretario Baretta, per un rilancio concreto del settore dell'ippica italiana attraverso il progetto di riforma previsto dalla delega fiscale. Il nostro obiettivo è quello di creare una sinergia con le tre principali componenti dell'ippica: società di corse, allevatori e scuderie. La scommessa e la novità più significativa sono quelle di aggregare nello strumento Lega ippica, la tradizione e la passione ippica italiana, consentendo a tutte le sue componenti di svolgere con maggiore consapevolezza anche il loro ruolo di imprenditori. L'obiettivo è quello di creare le condizioni per un rimodellamento del sistema ippico effettuato dagli attori principali di questo articolato mondo."
Domanda: Si potrà arrivare a una filiera autonoma dal punto di vista finanziario?
Risposta: "E' il nostro obiettivo principale e stiamo lavorando in questa direzione. La legge delega, infatti, prevede un periodo di accompagnamento contributivo decrescente fino al 2017, che dovrà consentire la creazione di un organismo finanziariamente autosufficiente che possa far fronte al nuovo modello di gestione privatistica. Naturalmente i problemi in questa direzione sono i più spinosi poiché le fonti di finanziamento dovranno garantire apporti certi e dovranno essere, altresì, identificati strumenti di promozione che assicurino al settore una rinnovata capacità attrattiva, come accade in altri Paesi europei con una grande tradizione ippica. L'ippica non si identifica unicamente con il gioco, anche se quest'aspetto è decisivo ai fini del finanziamento al settore, essa rappresenta una filiera agricola che occupa molte migliaia di operatori e che popola ampie zone di territorio nazionale contribuendo alla loro conservazione e valorizzazione."
Domanda: Votato il Milleproroghe, quando avverranno i pagamenti e le riscossioni necessari alla filiera per uscire dallo stato di crisi? Sarà sufficiente il termine del 30 giugno o ci sarà una nuova proroga?
Risposta: "Con l'anno 2015 dovrà essere conclusa, attraverso l'attuazione dell'ultima fase del Piano di rientro, l'operazione di affrancamento dalle passività storiche nei confronti degli operatori ippici accertate alla data di soppressione dell'ex ASSI. Tale procedura sarà resa possibile attraverso il notevole sforzo che il Ministero ha fatto per il recupero di partite creditorie pregresse in materia di iva soprattutto al fine di evitare il temuto impatto negativo sulle risorse stabilite per l'anno 2015 in termini di montepremi e di finanziamento alle Società di corse. La predetta operazione potrà essere realizzata mediante lo strumento del Dirigente Delegato abilitato ad operare sui conti ex ASSI la cui operatività fino al 30 giugno 2015 costituisce un pregiudizio per la regolare e complessiva definizione di tutte le partite economico-finanziarie. A tale proposito ho già informato il Parlamento sull'esigenza di estendere detta delega fino alla fine dell'anno in corso. Risulta evidente che l'orizzonte del comparto è quello di trovare un nuovo equilibrio libero dalle pesanti e comprensibili conseguenze che il piano di rientro ha comportato creando contestualmente le condizioni per una sua stabilizzazione e rilancio."
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